24 feb 2023
Storia della calza e dei collant
Nylon e Lycra nella moda della calzetteria
La calza, così come viene intesa nell'accezione moderna, risale al Medioevo, quando la seta cominciò ad essere lavorata proprio per realizzare questo tipo di indumento. Inizialmente erano indossate esclusivamente dagli uomini, ma con il tempo, quando fu concesso alle donne di mostrare le gambe, le calze trovarono posto anche tra i loro capi di vestiario, diventando un simbolo di lusso nelle versioni in seta velata.
Questo lusso era ovviamente destinato solo a poche donne, fino agli anni Venti, quando, con l'invenzione del rayon, ribattezzato "seta artificiale", le calze relativamente velate divennero accessibili a una più ampia fascia della popolazione. Queste erano prodotte con un sistema di maglia sagomata e cucita.
Tuttavia, bisogna attendere la fine degli anni Trenta per assistere a una vera e propria rivoluzione, una svolta che probabilmente nemmeno Eleuthère Irénée DuPont de Nemours, uno studioso di chimica francese immigrato nello stato americano del Delaware, aveva previsto quando aprì un impianto per la produzione di polvere nera. Proprio da quella piccola azienda familiare nel 1938 fu inventato il nylon da Wallace H. Carothers, la prima fibra sintetica definita "resistente come l'acciaio e delicata come una ragnatela".
L'anno successivo, le calze di nylon iniziarono a essere vendute in pochi negozi di Wilmington, il centro in cui aveva sede la DuPont de Nemours.
Nel 1940, con l'inizio della seconda guerra mondiale, la produzione di calze in nylon nei titoli più fini fu interrotta e le donne iniziarono a disegnarsi sulle gambe quella cucitura posteriore che caratterizzava le loro amatissime calze. Terminato il conflitto, le calze riapparvero in tutta la loro desiderabilità, con lunghe code di donne che si formavano davanti ai negozi per acquistarle.
Evoluzione delle calze dal dopoguerra ad oggi
Gli anni Cinquanta segnano l'inizio di una nuova rivoluzione che si diffonde rapidamente negli Stati Uniti e in Europa: l'introduzione delle calze senza cucitura, arricchite di nuove velature e colori variati. Parallelamente, i progressi tecnologici rendono il nylon meno costoso e quindi più accessibile.
La seconda rivoluzione nel mondo della calzetteria arriva negli anni Sessanta, ancora una volta per mano di DuPont: il colosso americano introduce sul mercato il suo elastane Lycra. Inizialmente utilizzata nelle calze mediche, la fibra guadagna popolarità quando, nella prima metà del 1965, André Courrèges e Mary Quant lanciano la minigonna, portando il collant alla ribalta, con una migliore vestibilità. Il collant coprente diventa così un nuovo punto di riferimento nella moda, frutto della combinazione tra la tecnologia della maglia su circolare e i nuovi filati di nylon testurizzato.
Nei decenni successivi, tecnica e moda avanzano insieme, ravvivando il mercato con l'introduzione delle calze e dei collant in pizzo negli anni Settanta, dei velati eleganti dall'aspetto setoso negli anni Ottanta e, infine, della ricerca del massimo comfort negli anni Novanta.
Oggi, il successo del collant è il risultato di un mix esemplare di gusto, innovazione tecnologica, scelta accurata delle materie prime e lavorazioni di alta qualità. Dietro a questo successo c'è un distretto che si trova a Castel Goffredo, nella provincia di Mantova. In quest'area, definita "la capitale della calza", coesistono grandi marchi e realtà più piccole, che condividono e diffondono il sapere scientifico attraverso un intreccio di relazioni familiari e amicali che si rinnova continuamente.