27 feb 2023
Spandex
Storia del tessuto spandex
Negli Stati Uniti, lo spandex è conosciuto con un nome generico diverso ed è spesso più noto ai consumatori attraverso i marchi commerciali.
La storia dello spandex inizia dallo studio del poliuretano nel 1937, in Europa, nei laboratori di ricerca della Bayer, a opera di Otto Bayer. Nel 1939 Paul Schlack ottiene un polimero ad alto peso molecolare che permette di ottenere fibre caratterizzate da forti allungamenti e proprietà elastiche. Nel 1951 W.Br Enschede attraverso un processo chiamato “Wet Spinning” (filatura a umido) ottiene la fibra Vulkollan.
Nel 1958 nei laboratori della DuPont a Wilmington viene messo a punto il processo “Dry Spinning” (filatura a secco). La prima fibra elastomerica viene brevettata nel 1958 con il nome di "fibra K" e successivamente brandizzata con il marchio LYCRA; la commercializzazione inizia nel 1962. In un primo tempo la fibra Lycra è utilizzata nelle calze medicali, dato che la tecnologia di produzione dell'epoca limitava la produzione a filati di grosso titolo. Tuttavia, le potenzialità degli elastomeri si rivelano promettenti fin dall'inizio. Nel 1964, un rinomato stilista italiano introduce un tessuto in spandex per costumi da bagno, segnando un importante passo avanti nell'utilizzo di questa fibra nel mondo della moda.
Negli anni Settanta la ricerca si concentra in questo campo sulla possibilità di ottenere titoli più fini, inclusi quelli a base di spandex, ma è ai primi anni Ottanta che gli elastomeri entrano nel mercato della calzetteria, donando a calze e collant una nuova vestibilità.
Curiosità sulla composizione dello Spandex
Sapevi che il LYCRA, un tipo di tessuto spandex, non viene mai utilizzato da solo? Questa fibra elastica viene sempre combinata con una o più fibre, siano esse naturali o sintetiche. Questo accorgimento permette ai tessuti elasticizzati, inclusi quelli in spandex, di mantenere l'aspetto e la consistenza della fibra principale. Il LYCRA può essere impiegato in proporzioni variabili a seconda delle necessità del tessuto spandex o del suo specifico utilizzo. Interessante è il fatto che basti un minimo del 2% di LYCRA per migliorare significativamente la qualità del prodotto finale in spandex. Questa piccola percentuale è sufficiente per valorizzare la vitalità e il drappeggio del tessuto, oltre a potenziarne le capacità di mantenere la forma originale.
Il filato spandex e i suoi impieghi
Lo spandex può essere impiegato nudo, senza necessità di lavorazioni preliminari prima di essere inserito nelle calze e nei tessuti. Un singolo filo di spandex è intrecciato (tramato) insieme alla struttura della maglia generata dal filo principale, sia esso liscio o testurizzato.
Un'altra tecnica consiste nell'incorporare lo spandex, sia nella sua forma grezza che ricoperta, direttamente nel tessuto tramite una lavorazione detta vanisè, dove forma anch'esso un tipo di maglia. Di solito, viene utilizzato in modo alternato, ovvero un giro sì e uno no. In alternativa, il filo ricoperto può essere usato in ogni giro, per garantire un'elasticità su tre dimensioni.
Oltre alla sua forma nuda, il tessuto spandex è anche ricoperto. Questo processo prevede l'avvolgimento dello spandex con il filo principale, come quello usato per le calze in nylon o altri materiali, facendo sì che lo spandex agisca come nucleo del filato.
La ricopertura può avvenire attraverso quattro processi:
- Monoricopertura: il nylon o altra fibra è avvolto a spirale attorno allo spandex una sola volta e con una media di 1.200-2.200 spire/metro; più elevato è il numero di spire, maggiore è la qualità.
- Doppia ricopertura: il filo di spandex è avvolto da due capi di nylon o altra fibra, uno in senso orario, l’altro in senso antiorario. Il numero di spire è in media di 2.400 spire/metro, ma arriva fino a 3.000 al metro nei filati di altissima qualità. E’ utilizzato nei filati destinati alla produzione di collant velati di alta qualità.
- Ricopertura ad aria: lo spandex in tensione e il nylon testurizzato vengono passati insieme attraverso un getto ad aria, interlacciando così il nylon a intervalli all’anima di spandex.
- Core-spun: nel corso del processo di filatura lo spandex è ricoperto da un insieme di fibre discontinue.
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Il filato ricoperto si ottiene avvolgendo a spirale la poliammide Fulgar intorno alla fibra LYCRA®. La poliammide utilizzata può essere parallela, testurizzata multibava o microbava. Maggiore è il numero di spire, maggiore sarà la qualità del filato ottenuto.
Caratteristiche dello spandex
Il filato di spandex nudo trova impiego nei prodotti standard. Quando è utilizzato con la tecnica della lavorazione vanisè, lo spandex nudo è adatto per la realizzazione di collant molto sottili o estivi, offrendo una elasticità moderata che consente di produrre collant particolarmente leggeri.
Lo spandex ricoperto, invece, è destinato ai segmenti di mercato medio e alto: maggiore è la protezione applicata allo spandex, più il collant risulta duraturo e di conseguenza più costoso; in aggiunta, il prodotto finale è anche piacevolmente morbido al tatto.
Non si trovano collant composti interamente al 100% da spandex; a questa fibra vengono sempre aggiunte, in percentuali limitate, altre fibre come nylon, cotone, lana o seta, che ne costituiscono la base.
La principale caratteristica dello spandex è l'elevata elasticità e capacità di ritorno alla forma originale, garantendo così un'ottima durabilità nel tempo.Lo spandex ha la capacità di estendersi fino a otto volte la sua lunghezza originale, ritornando immediatamente alla forma iniziale non appena la tensione viene rilasciata. Questo conferisce ai collant contenenti spandex una perfetta aderenza alle gambe, assicurando nel contempo una completa libertà di movimento. La maggiore adattabilità del tessuto previene sia lo stiramento eccessivo che l'allentamento, principali cause di danneggiamento. Inoltre, non necessita di cure particolari durante il lavaggio.
A queste fondamentali qualità, i produttori hanno aggiunto altre proprietà come la resistenza al cloro, agli agenti inquinanti, chimici e ossidanti, nonché contro muffe e batteri.
Origine:
Sintetica (EA).
Sezione:
Mono e multifilamenti circolari.
Titolo:
Da 8 a 1.880 dtex.
Lucentezza:
Lucido, semitrasparente, trasparente, opaco. La maggior o minor lucentezza è determinata dall’impiego di spandex nudo o ricoperto. Nel collant dipende anche dal tipo di filato che accompagna lo spandex.
Allungamento a rottura:
Superiore al 200%; di norma è tra il 400 e l’800%, secondo le tipologie.