31 ago 2020

“LCA - LIFE CYCLE ASSESSMENT”

CONFERMA LA VOCAZIONE GREEN DELL’AZIENDA E IL VALORE DEI SUOI PRODOTTI ECO-FRIENDLY

“Oggi più che mai la competitività di un’azienda si misura sulla “Reputation”, una complessa alchimia di fattori dove gli aspetti etici, come la sostenibilità ambientale, hanno sempre maggiore importanza. Il consumatore contemporaneo è consapevole e informato e desidera orientare le proprie scelte d’acquisto verso prodotti ritenuti “puliti” in ogni aspetto del loro ciclo di vita.” 
 

“LCA - LIFE CYCLE ASSESSMENT”
“LCA - LIFE CYCLE ASSESSMENT”

FULGAR RAGGIUNGE UN NUOVO IMPORTANTE TRAGUARDO ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Attraverso la valutazione d’impatto (LCA - Life Cycle Impact Assessment) è possibile evidenziare l’entità dell’impatto generato a seguito dei rilasci nell’ambiente e del consumo di risorse provocati dall’attività produttiva. In particolare, per Fulgar, sono state prese in esame le fasi di produzione di tre prodotti specifici: il filato Fulgar Nylon 6,6, fibra ottenuta attraverso il ciclo produttivo standard e i due filati che rappresentano più di ogni altro l’innovazione e la ricerca tessile firmata Fulgar, Q-NOVA® ed EVO®. Sottoporre all’Analisi del Ciclo di Vita proprio queste tre tipologie di fibre di poliammide (dalla produzione delle materie prime fino alla fase di testurizzazione), significa ottenere una valutazione complessiva sull’intero “sistema Fulgar”, che tenga conto di tutte le variabili in gioco quali tecnologie, materiali e processi. 

I dati presi in esame nella relazione LCA si riferiscono alla produzione annua e prendono in considerazione: come “flussi di entrata” una serie di fattori quali il consumo di acqua, di energia elettrica e di risorse energetiche rinnovabili e “come flussi in uscita” prodotti e coprodotti, scarichi idrici, emissioni in atmosfera, produzione di rifiuti e trasporti.

Tutte le fasi di processo per cui è stato possibile effettuare la raccolta dati si riferiscono alla produzione di 1 kg di Filo PA 6.6 testurizzato.  I risultati ottenuti dall’analisi dei tre prodotti Fulgar hanno reso possibile comparare le fibre di poliammide Nylon 6,6, EVO® e QNOVA® con altre categorie di fibre e filati, mettendone in evidenza il reale vantaggio in termini di minor impatto ambientale.

Dallo studio condotto* emerge, infatti, come il cotone risulti essere altamente inquinante - con percentuali di impatto tra il 60% e l’80% superiori rispetto ad altre categorie di fibre e filati- a causa degli elevatissimi consumi di acqua legati alla fase di coltivazione. Seguono poi Poliestere, viscosa e fibra acrilica. Mentre una delle fibre con il minor impatto ambientale, risulta essere proprio la poliammide, che si può definire tra le più eco-friendly.

“LCA - LIFE CYCLE ASSESSMENT”

Per offrire un esempio immediato che aiuti a comprendere meglio il significato concreto dei risultati emersi dallo studio LCA e dalla comparazione tra i dati, prendiamo in esame la produzione di una t-shirt.

Per la realizzazione di una maglietta si stima la necessità di 250 gr di materiale.

Se venisse prodotta, utilizzando come materia prima senza considerare le ulteriori fasi a valle, in Nylon 6.6 vergine prodotto da Fulgar, impatterebbe a livello di materia prima di circa 2,49 kg CO2 eq; la stessa t-shirt realizzata in filato EVO® impatterebbe per 1,84 Kg CO2 eq (circa -26% emissioni), mentre se si scegliesse la fibra Q-NOVA® impatterebbe addirittura solo per 0,44 Kg CO2 eq. (circa -82% emissioni).

Un aspetto, di grande attualità e di estrema importanza, è rappresentato dalle risorse idriche. 

“LCA - LIFE CYCLE ASSESSMENT”

Un dato che senza dubbio fa riflettere è quello relativo ai consumi idrici connessi alla produzione del cotone: per produrre 1 kg di cotone*, uno dei materiali più utilizzati nel settore dell’abbigliamento, sono necessari da un minimo di 7000 Lt di acqua ad un massimo di 29.000 Lt di acqua con una media di circa 18.000 Lt di acqua per Kg di cotone.

Le soluzioni messe a punto da Fulgar, sia le eco-innovazioni EVO® e Q-NOVA® sia il nylon 6.6, consentono di abbassare notevolmente i consumi di acqua introducendo nel mercato una differenza sostanziale. Per produrre la stessa quantità di fibra di origine bio-based EVO® si possono risparmiare fino al 52% Lt di acqua per kg prodotto, mentre con il nylon 6.6, il risparmio di acqua totale risulta ancora più elevato, pari a circa a 99% Lt di acqua in meno per kg prodotto. Infine, il filato Q-NOVA®, derivato da un sistema di riciclo meccanico permette di risparmiare quasi la totalità vale a dire il 99,9% con un valore pari a circa 17.983 Lt d’acqua per kg prodotto.